« Manuale di Planetologia »
Tratto dal Giornale di Planetologia Federale (vol. 2), 2392
Dr. K'tli'nt Gor, Tellar, 2392
Per planetologia (chiamata anche scienza planetaria, geologia planetaria o astronomia planetaria) si intende lo studio delle proprietà fisiche dei corpi planetari, spesso non limitato ai soli pianeti ma esteso a tutti i corpi celesti non stellari, interni ed esterni ad un sistema stellare; in genere si annoverano tra gli studi di planetologia anche quelli riguardanti le origini dei sistemi planetari e la loro evoluzione dinamica.
Un pianeta è un corpo celeste in orbita intorno ad una stella o ai residui di una stella che ha massa sufficiente ad avere gravità propria e forma quasi sferica. Un pianeta non deve condividere la sua ragione orbitale con altri corpi di dimensione significativa eccezione fatta per i suoi satelliti e trovarsi al di sotto della soglia di fusione termonucleare del deuterio.
Se un corpo celeste incontra questi requisiti verrà poi classificato in base ad atmosfera e morfologia in una delle ventidue classi planetarie riconosciute dalla Federazione.
Esistono pianeti la cui classificazione è incerta, per essi viene normalmente applicata la classe universalmente più riconosciuta con l'applicazione, a nota, dei riferimenti alle principali differenze da essa.
Zone del sistema stellare
Ogni sistema stellare ha tre distinte zone: Zona Calda, Ecosfera, Zona Fredda.
- Zona Calda: la fascia più vicina alla stella, normalmente vi si trovano pianeti di piccole dimensioni e inadatti alla vita. Sono caratterizzati da temperatura molto alte al di sopra della soglia di tolleranza biologica.
- Ecosfera: denominata anche zona o fascia abitabile, l'ecosfera è situata come fascia intermedia nell'estensione del sistema stellare. Nell'ecosfera si trova la maggior parte dei pianeti adatti alla vita, sia essa evoluta sul pianeta che impiantata tramite colonizzazione.
- Zona Fredda: distante dal calore della stella intorno al quale orbitano i pianeti al suo interno. I pianeti gassosi si trovano quasi sempre in questa fascia.
La disposizione e l’estensione delle varie fasce è ovviamente strettamente correlata alle caratteristiche proprie della stella o delle stelle (nel caso di sistemi binari o multipli) che domina il sistema stellare. E’ ovvio che, ad esempio, la zona abitabile di una nana rossa sarà molto più vicina alla stella di quanto non lo sia (in rapporto) quella di una gigante azzurra. Inoltre, come vedremo in seguito, esistono delle possibili eccezioni, in cui pur trovandosi all’interno dell’ecosfera, alcuni pianeti non necessariamente dimostrino di possedere tutte le caratteristiche utili al mantenimento della vita sulla loro superficie.
Pianeti e loro classificazione
Le immagini sottostanti rappresentano solamente un esempio di pianeta della relativa classe. I colori mostrati possono cambiare grandemente in funzione degli elementi sulla superficie e nell'atmosfera.
Le immagini sottostanti rappresentano solamente un esempio di pianeta della relativa classe. I colori mostrati possono cambiare grandemente in funzione degli elementi sulla superficie e nell'atmosfera.
Classe A: Pianeta Geotermico di classe A
- DIAMETRO
- 1.000 - 10.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Qualsiasi
- SUPERFICIE
- Parzialmente fusa. Temperatura molto elevata
- ATMOSFERA
- Biossido di carbonio, idrogeno
- EVOLUZIONE
- Una volta raffreddatosi evolve in un pianeta di classe C
- FORME DI VITA
- Nessuna conosciuta
- ESEMPI
- Gothos
- DESCRIZIONE
- I pianeti di Classe A sono mondi molto piccoli e sterili con frequente attività vulcanica. Il biossido di carbonio prodotto dai vulcani, intrappolato nell'atmosfera, riscalda la superficie planetaria mantenendola sempre molto calda. Quando l'attività vulcanica cessa il pianeta si raffredda, muore, ed evolve in un pianeta di Classe C.
Classe B: Pianeta Geotermico di classe B
- DIAMETRO
- 1.000 - 10.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Zona Calda
- SUPERFICIE
- Parzialmente fusa. Ampia forbice delle temperature.
- ATMOSFERA
- Rarefatta composta da Elio e Sodio.
- EVOLUZIONE
- Nessuna.
- FORME DI VITA
- Nessuna conosciuta.
- ESEMPI
- Mercurio, Nebhilum
- DESCRIZIONE
- I pianeti di Classe B sono generalmente piccoli mondi situati nella zona calda del sistema solare. Altamente inadeguati per la vita umanoide la loro atmosfera manca di sufficiente anidride carbonica da permetterne il riscaldamento costante. La temperatura superficiale varia tra i 450° Celsius di giorno ai -200° Celsius la notte.
Classe C: Pianeta Geo-inattivo
- DIAMETRO
- 1.000 - 10.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Qualsiasi
- SUPERFICIE
- Sterile
- ATMOSFERA
- Nessuna
- EVOLUZIONE
- Nessuna
- FORME DI VITA
- Nessuna conosciuta
- ESEMPI
- Psi 2000
- DESCRIZIONE
- Quando l'attività vulcanica di un pianeta di Classe A cessa questi si trasforma in un pianeta di Classe C. A seconda della sua posizione del sistema stellare questi può avere temperatura superficiali calde o molto fredda ma in ogni caso insufficienti ad uno sviluppo successivo. Essenzialmente i pianeti di Classe C sono considerati morti, privi di attività geologica.
Classe D: Planetoidi Nani
- DIAMETRO
- 100 - 4.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Qualsiasi
- SUPERFICIE
- Sterile
- ATMOSFERA
- Nessuna o molto rarefatta
- EVOLUZIONE
- Nessuna
- FORME DI VITA
- Nessuna conosciuta
- ESEMPI
- Plutone, Cerere, Eredas-II, Regula. Satelliti come la Luna di Sol III, Iperione, Febe, Callisto, Oberon etc.
- DESCRIZIONE
- Conosciuti anche come planetoidi satellitari o oggetti plutoniani. I pianeti di Classe D sono composti principalmente da roccia sterile o ghiaccio e non vengono solitamente considerati come veri pianeti. Sono gli oggetti più grandi rilevabili nella cintura di Kuiper o nella nube di Oort di un sistema stellare e possono non avere forma sferica. La superficie del pianeta non è adatta alla vita ma molti satelliti e pianeti sono stati colonizzati con l'utilizzo di cupole pressurizzate a scopi minerari.
Classe E: Pianeti Geo-plastici
- DIAMETRO
- 10.000 - 15.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Ecosfera
- SUPERFICIE
- Completamente fusa. Elevata temperatura superficiale
- ATMOSFERA
- Composti dell'idrogeno ed elio
- EVOLUZIONE
- Raffreddandosi evolve in Classe F
- FORME DI VITA
- Nessuna conosciuta
- ESEMPI
- Excalbia
- DESCRIZIONE
- I pianeti di Classe E rappresentano il primo stadio nell'evoluzione di un pianeta abitabile. La crosta terrestre è, come il nucleo, completamente fusa. I pianeti sono estremamente suscettibili per questo motivo ai venti solari ed alle radiazioni e caratterizzati da temperature superficiali estremamente elevate. L'atmosfera è molto rarefatta e composta da idrogeno ed elio. Con il raffreddamento della temperatura superficiale e l'indurimento di nucleo e della planetaria il pianeta evolve in Classe F.
Classe F: Pianeti Geo-metallici
- DIAMETRO
- 10.000 - 15.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Ecosfera
- SUPERFICIE
- Vulcanica
- ATMOSFERA
- Biossido di carbonio, ammoniaca e metano
- EVOLUZIONE
- Raffreddandosi ulteriormente evolve in Classe G
- FORME DI VITA
- Elementari forme di vita batteriche
- ESEMPI
- Janus IV
- DESCRIZIONE
- Un pianeta di Classe F, evolutosi da una precedente Classe E all'indurirsi della crosta planetaria, è caratterizzato da un intensa attività vulcanica che produce grandi quantità di biossido di carbonio. Il vapore così espulso dalle eruzioni vulcaniche condensa in acqua e con il tempo può dare vita a mari superficiali dove la vita batterica può proliferare. Quando il nucleo del pianeta è sufficientemente freddo e l'attività vulcanica rallenta il pianeta evolve in un Classe G.
Classe G: Pianeti Geo-cristallini
- DIAMETRO
- 10.000 - 15.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Ecosfera
- SUPERFICIE
- Rocciosa
- ATMOSFERA
- Biossido di carbonio, ossigeno e azoto
- EVOLUZIONE
- Evolve in pianeti adatti alla vita umanoide
- FORME DI VITA
- Vegetazione e organismi semplici
- ESEMPI
- Delta Vega
- DESCRIZIONE
- Al raffreddarsi del nucleo di un pianeta di Classe F e la conseguente riduzione dell'attività vulcanica il pianeta muta in un pianeta di Classe G. L'atmosfera si caratterizza dall'abbondanza di ossigeno e azoto che permette il proliferare di organismi di crescente complessità quali vegetazione ed animali nelle loro prime forme primitive. Con il raffreddamento generale della superficie terrestre il pianeta evolve in pianeti di Classe H, K, L, M, N, O, P.
Classe H: Pianeti Desertici
- DIAMETRO
- 10.000 - 15.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Ecosfera
- SUPERFICIE
- Calda e arida. Meno del 20% coperta da acqua
- ATMOSFERA
- Principalmente Azoto, Ossigeno, Argon, Biossido di Carbonio, Vapore acqueo
- EVOLUZIONE
- Nessuna
- FORME DI VITA
- Flora e Fauna desertici. Umanoidi
- ESEMPI
- Dimovius, Nimbus III, Corneria, Ocampa
- DESCRIZIONE
- Un pianeta evoluto da un Classe G con meno del 20% della superficie coperto da acqua è considerato un pianeta desertico di Classe H. Benché molti pianeti di questa classe siano coperti da sabbia questo non è un requisito fondamentale mentre lo è un basso livello di precipitazioni che non siano in grado di aumentare, anche marginalmente per determinati periodi, la superficie acquatica. È comune la presenza di vegetazione resistente al calore ed alla siccità ed alcuni di questi pianeti sono abitati da forme di vita umanoidi.
Classe I: Giganti Ghiacciati - Uraniani
- DIAMETRO
- 30.000 - 100.000 km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Zona Fredda
- SUPERFICIE
- Rocciosa, ghiacciata
- ATMOSFERA
- Idrogeno, elio
- EVOLUZIONE
- Nessuna
- FORME DI VITA
- Nessuna conosciuta
- ESEMPI
- Urano, Nettuno, Q'tahL
- DESCRIZIONE
- Anche conosciuti come pianeti uraniani questi giganti un tempo erano classificati come regolari giganti gassosi di Classe J. Lo studio approfondito di questi pianeti ha mostrato come il nucleo sia spesso principalmente roccioso e ghiacciato, da cui il nome, e circondato nell'atmosfera da strati di metano, acqua, ammoniaca oltre che idrogeno ed elio. Il campo magnetico del pianeta è fortemente inclinato rispetto all'asse di rotazione. I pianeti di Classe I si formano generalmente ai margini del sistema solare. I pianeti uraniani condividono con i gioviani le altre caratteristiche.
Classe J: Giganti Gassosi - Gioviano
- DIAMETRO
- 50.000 - 500.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Zona fredda
- SUPERFICIE
- Idrogeno metallico, nichel e ferro
- ATMOSFERA
- Idrogeno ed elio
- EVOLUZIONE
- Nessuna
- FORME DI VITA
- Nessuna conosciuta
- ESEMPI
- Giove, Saturno
- DESCRIZIONE
- I pianeti di Classe J sono sfere di idrogeno liquido e gassoso, con nuclei piccoli, costituiti solitamente da idrogeno metallico (ovvero idrogeno liquido così compresso che diventa di natura metallica e stabile solo a simili ed enormi pressioni), ricoperti da strati di nichel e ferro. La spessa atmosfera è composta principalmente da idrogeno, elio ed ammoniaca. Alcuni pianeti studiati hanno mostrato di possedere nuclei cristallizzati in diamante. I venti che si formano nell'atmosfera di tali gigganti superano i 600 km/h e fanno sì che l'aspetto esteriore del pianeta vari a seconda degli spostamenti delle masse chimiche nell'aria. Molti pianeti di questo tipo possiedono sistemi ad anelli composti da roccia, pulviscolo e ghiaccio.
Classe K: Pianeti Adattabili
- DIAMETRO
- 5.000 - 10.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Ecosfera
- SUPERFICIE
- Rocciosi, sterili
- ATMOSFERA
- Rarefatta, principalmente biossido di carbonio
- EVOLUZIONE
- Nessuna
- FORME DI VITA
- Organismi unicellulari semplici
- ESEMPI
- Marte, Mudd
- DESCRIZIONE
- Spesso confusi con pianeti di Classe H, i pianeti adattabili mancano dell'atmosfera robusta tipica dei pianeti desertici che ne favorisce lo sviluppo della vita pur in condizioni difficili. La colonizzazione umanoide è possibile mediante l'uso di cupole pressurizzate ed in alcuni casi è stato possibile avviare processi di terraforming. Solitamente non ospitano vita ma sono state trovati pianeti di Classe K con semplici organismi unicellulari sulla superficie.
Classe L: Pianteri Marginali
- DIAMETRO
- 10.000 - 15.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Ecosfera
- SUPERFICIE
- Rocciosa
- ATMOSFERA
- Argon, Ossigeno, Azoto, Oligoelementi
- EVOLUZIONE
- Nessuna
- FORME DI VITA
- Vegetale
- ESEMPI
- Alarin III, Ciden II, Indri VII
- DESCRIZIONE
- Tipicamente rocciosi, i pianeti si Classe L non ospitano vita animale sebbene supportino una ricca vegetazione. Sono considerati i pianeti più validi per il terraforming coloniale. Talvolta la riduzione della superficie coperta dall'acqua porta il pianeta ad essere riclassificato come Classe H, con cui, a quel punto, condivide tutti gli aspetti fisici e chimici.
Classe M: Pianeti Terrestri
- DIAMETRO
- 10.000 - 15.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Ecosfera
- SUPERFICIE
- Rocciosa, ricca di acqua, in parte ghiacciata
- ATMOSFERA
- Azoto, Ossigeno, Argon, Biossido di Carbonio, Vapore acqueo
- EVOLUZIONE
- Nessuna
- FORME DI VITA
- Vegetale, animale, umanoide
- ESEMPI
- Terra, Cardassia, Kalidar, Romolus etc.
- DESCRIZIONE
- Vari e robusti, composti principalmente da rocce silicate, ricchi di un atmosfera bio-compatibile e respirabile, sono i pianeti più adatti allo sviluppo della vita umanoide. Spesso presentano climi molto ricchi che influenzano grandemente la varietà della superficie. L'acqua deve ricoprire tra il 20 e l'80% della superficie.
Classe N: Pianeti Inospitali - Riducenti
- DIAMETRO
- 10.000 - 15.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Zona Calda, Ecosfera
- SUPERFICIE
- Sterile, temperature molto elevate
- ATMOSFERA
- Biossido di carbonio e sulfidi
- EVOLUZIONE
- Nessuna
- FORME DI VITA
- Nessuna conosciuta
- ESEMPI
- Venere.
- DESCRIZIONE
- Benché si trovino spesso nell'ecosfera del sistema stellare i pianeti di Classe N non sono favorevoli alla vita. Il terreno è sterile e roccioso e le temperature superficiali possono raggiungere i 500° C con pressioni atmosferiche fino a novanta volte quelle di un mondo di Classe M. L'atmosfera è molto densa e composta principalmente da anidride carbonica mischiata a composti dello zolfo. L'unica presenza di acqua è in forma di spesse nubi di vapore che ricoprono la maggior parte del globo, a loro volta causa ed effetto dell’enorme effetto serra tipico di questi corpi celesti.
Classe O: Pianeti Pelagici
- DIAMETRO
- 10.000 - 20.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Ecosfera
- SUPERFICIE
- Ricca d'acqua, arcipelaghi o piccoli continenti rocciosi
- ATMOSFERA
- Solitamente Azoto, Ossigeno, Argon, Biossido di Carbonio, Vapore : acqueo
- EVOLUZIONE
- Nessuna
- FORME DI VITA
- Vegetale, animale, umanoide
- ESEMPI
- Azati Primo, Ka'Tula, Zirat, Zalda
- DESCRIZIONE
- Qualsiasi pianeta la cui superficie sia coperta per più dell'80% da acqua allo stato liquido è considerato un pianeta di Classe O. Generalmente questi mondi sono caldi, sebbene esistano pianeti quasi completamente acquatici battuti da venti forti e freddi, e possiedo una ricca popolazione marittima. Benché raro esistono popolazioni umanoidi che si sono sviluppate normalmente su pianeti di Classe O.
Classe P: Pianeti Glaciali
- DIAMETRO
- 10.000 - 20.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Ecosfera, Zona esterna
- SUPERFICIE
- Ghiacciata per oltre l'80%
- ATMOSFERA
- Solitamente Azoto, Ossigeno, Argon, Biossido di Carbonio, Vapore acqueo
- EVOLUZIONE
- Nessuna
- FORME DI VITA
- Vegetale, animale, umanoide
- ESEMPI
- Andoria, Exo III, Rebena Te Ra, Rura Penthe
- DESCRIZIONE
- Qualsiasi pianeta la cui superficie sia coperta per più dell'80% dal ghiaccio è considerato un pianeta di Classe P. Questi mondi ghiacciati sono generalmente molto freddi, con temperature che solo raramente superano il punto di congelamento. Benché non adatti alla vita, non è infrequente trovarvi piante ed animali. Anche alcune specie umanoidi, come Aenar ed Andoriani, si sono evoluti su pianeti di classe P.
Classe Q: Pianeti Variabili
- DIAMETRO
- 4.000 - 15.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Qualsiasi
- SUPERFICIE
- Molto variabile
- ATMOSFERA
- Molto variabile
- EVOLUZIONE
- Nessuna
- FORME DI VITA
- Molto variabile
- ESEMPI
- Pianeta Genesis
- DESCRIZIONE
- Questi rarissimi planetoidi generalmente sviluppano un'orbita eccentrica o vicina a stella con un outpost variabile. Per conseguenza diretta le condizioni della superficie e dell'atmosfera variano grandemente. Deserti e foreste pluviali si trovano a pochi chilometri gli uni dagli altri e talvolta è possibile trovare aree ghiacciate su quello che si ipotizzava essere l'equatore. Data questa incostanza, è virtulmente impossibile che vi si sviluppi la vita umanoide e animale.
Classe R: Pianeti Instabili - Erranti - Orfani
- DIAMETRO
- 4.000 - 15.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Spazio interstellare
- SUPERFICIE
- Variabile
- ATMOSFERA
- Variabile
- EVOLUZIONE
- Nessuna
- FORME DI VITA
- Piante non fotosintetiche, animali
- ESEMPI
- Dakala, Founder's Homeworld (ante 2371)
- DESCRIZIONE
- Un pianeta di classe R rappresenta un eccezione alle regole della disposizione planetaria e per tanto comporta una classe a se benchè spesso presenti realtà molto differenti tra loro. Si trasforma in Classe R quando, ad un certo punto della sua precedente esistenza, viene espulso forzatamente dal sistema stellare di appartenenza, spesso a causa di un impatto meteorico. Lo spostamento cambia radicalmente l'evoluzione planetaria, la maggior parte dei pianeti semplicemente muore. Alcuni pianeti, geologicamente attivi, continuano a poter sostenere una superficie adattabile grazie ai gas vulcanici ed alla ventilazione geotermica.
Classe S: Pianeti Supergiganti Gassosi
- DIAMETRO
- 500.000 - 100.000.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Zona fredda
- SUPERFICIE
- Idrogeno metallico, nichel e ferro
- ATMOSFERA
- Idrogeno ed elio
- EVOLUZIONE
- Nessuna
- FORME DI VITA
- Nessuna conosciuta
- ESEMPI
- Tethe-Alla IV
- DESCRIZIONE
- A parte l'immensa dimensione i pianeti di classe S sono quasi del tutto simili a quelli di Classe J.
Classe T: Pianeti Ultragiganti Gassosi
- DIAMETRO
- 500.000 - 100.000.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Zona fredda
- SUPERFICIE
- Idrogeno metallico, nichel e ferro
- ATMOSFERA
- Idrogeno ed elio
- EVOLUZIONE
- Può trasformarsi in una stella nana rossa
- FORME DI VITA
- Nessuna
- ESEMPI
- Diadem, Tethe-Alla V
- DESCRIZIONE
- I pianeti di Classe T rappresentano i più alti limiti di massa planetaria. La maggior parte si forma all'interno della zona fredda di un sistema stellare normalmente di composizione del tutto identica a quelli di Classe J e S. Ciononostante i pianeti di Classe T possono occasionalmente formarsi nella zona calda di un sistema stellare. Se sono sufficientemente massicci, nell'ordine di tra le 13 e le 70 volte più massicci di un normale pianeta di Classe J, il deuterio che si può trovare sullo stesso dà il via a fusioni termonucleari che portano il pianeta a trasformarsi in una stella nana rossa, creando così un sistema binario e spesso sconvolgendo la struttura del sistema stellare stesso accelerando o decelerando lo sviluppo di altri pianeti del sistema.
Classe X: Pianeti Ctonii
- DIAMETRO
- 1.000 - 10.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Zona calda
- SUPERFICIE
- Rocciosa, sterile, estremamente calda
- ATMOSFERA
- Privo di atmosfera
- EVOLUZIONE
- Nessuna
- FORME DI VITA
- Nessuna conosciuta
- ESEMPI
- Osirus
- DESCRIZIONE
- Un pianeta ctonio è il risultato fallimentare della formazione di pianeti di classe T nella zona calda di un sistema stellare. Invece di stabilizzarsi o trasformarsi in stelle i pianeti di Classe X consumano la propria atmosfera di idrogeno ed elio e la lenta trasformazione in un piccolo mondo simile ad un Classe B ma con un nucleo metallico estremamente denso.
Classe Y: Pianeti Desertico-Tossici
- DIAMETRO
- 10.000 - 15.000 Km
- LOCAZIONE NEL SISTEMA
- Zona calda
- SUPERFICIE
- Rocciosa, sterile, estremamente calda
- ATMOSFERA
- Turbolenta, alte radiazioni tossiche
- EVOLUZIONE
- Nessuna
- FORME DI VITA
- Mimetiche, adattate
- ESEMPI
- Planet Hell (Q. Delta)
- DESCRIZIONE
- Forse il tipo di pianeta più ostile che esista. I pianeti di Classe Y sono tossici per la vita in ogni immaginabile modo. L'atmosfera è satura di radiazioni. Le temperature sono estreme e le tempeste atmosferiche tra le più severe esistenti con venti oltre i 500 km/h. Sono anche conosciuti come mondi demone.
Asteroidi
Oltre alla stella (o alle stelle, nel caso di sistemi multipli), ai pianeti, ai loro satelliti e ai pianeti nani, i sistemi stellari comprendono anche altri corpi celesti, che non rientrano in nessuna di queste categorie, ma nonostante ciò sono molto numerosi: essi sono gli asteroidi. Si tratta di piccoli corpi rocciosi o metallici, spesso di forma non sferica, che ruotano intorno alla stella principale del sistema. Presentano un diametro piuttosto variabile (da pochi metri a circa 1 km).
In base alle loro proprie caratteristiche possono essere classificati come segue:
- Asteroidi di tipo C: 75% degli asteroidi conosciuti. La C sta per "carbonacei". Sono estremamente scuri (riflettono il 3%-4% della luce stellare che ricevono), questi asteroidi hanno all'incirca la stessa composizione della stella principale del sistema, tranne l'idrogeno, l'elio e altri elementi volatili, sinonimo de fatto che molto spesso risalgono alle origini del sistema stellare stesso, sinonimo del fatto che la maggior parte di essi risale alla nebulosa stellare primitiva da cui si sono formati.
- Asteroidi di tipo S: 17% degli asteroidi conosciuti. La S sta per "silicio". Hanno una composizione metallica (principalmente silicati di nichel, ferro e magnesio). Lo spettro di questi asteroidi ha una forte componente rossa, ed è simile alle meteoriti ferrose.
- Asteroidi di tipo M: questa classe comprende quasi tutti gli altri asteroidi. La M sta per "metallico". Costituiti di nichel-ferro quasi puro, si tratta nella maggior parte dei casi dei resti di antichi nuclei di corpi celesti che al tempo della formazione del sistema stellare erano abbastanza grandi da generare il calore necessario per fondere il proprio materiale e far precipitare verso il centro quelli più pesanti e far galleggiare i più leggeri come rocce e silicati; a seguito del repentino raffreddamento di questi corpi, gli strati esterni si sono separati dal “core” metallico che va a costituire l’asteroide in senso stretto.
- Asteroidi di tipo E: la E sta per enstatite. Raccoglie asteroidi di ridotte dimensioni che hanno avuto origine dal mantello di asteroidi di grandi dimensioni di tipo M, distrutti in tempi remoti.
In alcuni casi, data l’orbita non del tutto regolare di questi oggetti, alcuni asteroidi possono essere catturati dal campo gravitazionale di un pianeta vicino. Nel caso di pianeti dotati di un’atmosfera, una parte variabile dell’asteroide viene eliminata per attrito con l’atmosfera stessa del pianeta. Ciò che, infine, impatta con il suolo è il core centrare dell’asteroide che prende il nome di meteorite.