Sez. Scientifica

« Manuale di Planetologia »

Tratto dal Giornale di Planetologia Federale (vol. 2), 2392

Dr. K'tli'nt Gor, Tellar, 2392

Per planetologia (chiamata anche scienza planetaria, geologia planetaria o astronomia planetaria) si intende lo studio delle proprietà fisiche dei corpi planetari, spesso non limitato ai soli pianeti ma esteso a tutti i corpi celesti non stellari, interni ed esterni ad un sistema stellare; in genere si annoverano tra gli studi di planetologia anche quelli riguardanti le origini dei sistemi planetari e la loro evoluzione dinamica.

Un pianeta è un corpo celeste in orbita intorno ad una stella o ai residui di una stella che ha massa sufficiente ad avere gravità propria e forma quasi sferica. Un pianeta non deve condividere la sua ragione orbitale con altri corpi di dimensione significativa eccezione fatta per i suoi satelliti e trovarsi al di sotto della soglia di fusione termonucleare del deuterio. Se un corpo celeste incontra questi requisiti verrà poi classificato in base ad atmosfera e morfologia in una delle ventidue classi planetarie riconosciute dalla Federazione.

Esistono pianeti la cui classificazione è incerta, per essi viene normalmente applicata la classe universalmente più riconosciuta con l'applicazione, a nota, dei riferimenti alle principali differenze da essa.

Zone del sistema stellare

Ogni sistema stellare ha tre distinte zone: Zona Calda, Ecosfera, Zona Fredda.

La disposizione e l’estensione delle varie fasce è ovviamente strettamente correlata alle caratteristiche proprie della stella o delle stelle (nel caso di sistemi binari o multipli) che domina il sistema stellare. E’ ovvio che, ad esempio, la zona abitabile di una nana rossa sarà molto più vicina alla stella di quanto non lo sia (in rapporto) quella di una gigante azzurra. Inoltre, come vedremo in seguito, esistono delle possibili eccezioni, in cui pur trovandosi all’interno dell’ecosfera, alcuni pianeti non necessariamente dimostrino di possedere tutte le caratteristiche utili al mantenimento della vita sulla loro superficie.

Pianeti e loro classificazione

Le immagini sottostanti rappresentano solamente un esempio di pianeta della relativa classe. I colori mostrati possono cambiare grandemente in funzione degli elementi sulla superficie e nell'atmosfera.

Le immagini sottostanti rappresentano solamente un esempio di pianeta della relativa classe. I colori mostrati possono cambiare grandemente in funzione degli elementi sulla superficie e nell'atmosfera.

Classe A: Pianeta Geotermico di classe A

Pianeta di Classe A

DIAMETRO
1.000 - 10.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Qualsiasi
SUPERFICIE
Parzialmente fusa. Temperatura molto elevata
ATMOSFERA
Biossido di carbonio, idrogeno
EVOLUZIONE
Una volta raffreddatosi evolve in un pianeta di classe C
FORME DI VITA
Nessuna conosciuta
ESEMPI
Gothos
DESCRIZIONE
I pianeti di Classe A sono mondi molto piccoli e sterili con frequente attività vulcanica. Il biossido di carbonio prodotto dai vulcani, intrappolato nell'atmosfera, riscalda la superficie planetaria mantenendola sempre molto calda. Quando l'attività vulcanica cessa il pianeta si raffredda, muore, ed evolve in un pianeta di Classe C.

Classe B: Pianeta Geotermico di classe B

Pianeta di Classe B

DIAMETRO
1.000 - 10.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Zona Calda
SUPERFICIE
Parzialmente fusa. Ampia forbice delle temperature.
ATMOSFERA
Rarefatta composta da Elio e Sodio.
EVOLUZIONE
Nessuna.
FORME DI VITA
Nessuna conosciuta.
ESEMPI
Mercurio, Nebhilum
DESCRIZIONE
I pianeti di Classe B sono generalmente piccoli mondi situati nella zona calda del sistema solare. Altamente inadeguati per la vita umanoide la loro atmosfera manca di sufficiente anidride carbonica da permetterne il riscaldamento costante. La temperatura superficiale varia tra i 450° Celsius di giorno ai -200° Celsius la notte.

Classe C: Pianeta Geo-inattivo

Pianeta di Classe C

DIAMETRO
1.000 - 10.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Qualsiasi
SUPERFICIE
Sterile
ATMOSFERA
Nessuna
EVOLUZIONE
Nessuna
FORME DI VITA
Nessuna conosciuta
ESEMPI
Psi 2000
DESCRIZIONE
Quando l'attività vulcanica di un pianeta di Classe A cessa questi si trasforma in un pianeta di Classe C. A seconda della sua posizione del sistema stellare questi può avere temperatura superficiali calde o molto fredda ma in ogni caso insufficienti ad uno sviluppo successivo. Essenzialmente i pianeti di Classe C sono considerati morti, privi di attività geologica.

Classe D: Planetoidi Nani

Pianeta di Classe D

DIAMETRO
100 - 4.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Qualsiasi
SUPERFICIE
Sterile
ATMOSFERA
Nessuna o molto rarefatta
EVOLUZIONE
Nessuna
FORME DI VITA
Nessuna conosciuta
ESEMPI
Plutone, Cerere, Eredas-II, Regula. Satelliti come la Luna di Sol III, Iperione, Febe, Callisto, Oberon etc.
DESCRIZIONE
Conosciuti anche come planetoidi satellitari o oggetti plutoniani. I pianeti di Classe D sono composti principalmente da roccia sterile o ghiaccio e non vengono solitamente considerati come veri pianeti. Sono gli oggetti più grandi rilevabili nella cintura di Kuiper o nella nube di Oort di un sistema stellare e possono non avere forma sferica. La superficie del pianeta non è adatta alla vita ma molti satelliti e pianeti sono stati colonizzati con l'utilizzo di cupole pressurizzate a scopi minerari.

Classe E: Pianeti Geo-plastici

Pianeta di Classe E

DIAMETRO
10.000 - 15.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Ecosfera
SUPERFICIE
Completamente fusa. Elevata temperatura superficiale
ATMOSFERA
Composti dell'idrogeno ed elio
EVOLUZIONE
Raffreddandosi evolve in Classe F
FORME DI VITA
Nessuna conosciuta
ESEMPI
Excalbia
DESCRIZIONE
I pianeti di Classe E rappresentano il primo stadio nell'evoluzione di un pianeta abitabile. La crosta terrestre è, come il nucleo, completamente fusa. I pianeti sono estremamente suscettibili per questo motivo ai venti solari ed alle radiazioni e caratterizzati da temperature superficiali estremamente elevate. L'atmosfera è molto rarefatta e composta da idrogeno ed elio. Con il raffreddamento della temperatura superficiale e l'indurimento di nucleo e della planetaria il pianeta evolve in Classe F.

Classe F: Pianeti Geo-metallici

Pianeta di Classe F

DIAMETRO
10.000 - 15.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Ecosfera
SUPERFICIE
Vulcanica
ATMOSFERA
Biossido di carbonio, ammoniaca e metano
EVOLUZIONE
Raffreddandosi ulteriormente evolve in Classe G
FORME DI VITA
Elementari forme di vita batteriche
ESEMPI
Janus IV
DESCRIZIONE
Un pianeta di Classe F, evolutosi da una precedente Classe E all'indurirsi della crosta planetaria, è caratterizzato da un intensa attività vulcanica che produce grandi quantità di biossido di carbonio. Il vapore così espulso dalle eruzioni vulcaniche condensa in acqua e con il tempo può dare vita a mari superficiali dove la vita batterica può proliferare. Quando il nucleo del pianeta è sufficientemente freddo e l'attività vulcanica rallenta il pianeta evolve in un Classe G.

Classe G: Pianeti Geo-cristallini

Pianeta di Classe G

DIAMETRO
10.000 - 15.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Ecosfera
SUPERFICIE
Rocciosa
ATMOSFERA
Biossido di carbonio, ossigeno e azoto
EVOLUZIONE
Evolve in pianeti adatti alla vita umanoide
FORME DI VITA
Vegetazione e organismi semplici
ESEMPI
Delta Vega
DESCRIZIONE
Al raffreddarsi del nucleo di un pianeta di Classe F e la conseguente riduzione dell'attività vulcanica il pianeta muta in un pianeta di Classe G. L'atmosfera si caratterizza dall'abbondanza di ossigeno e azoto che permette il proliferare di organismi di crescente complessità quali vegetazione ed animali nelle loro prime forme primitive. Con il raffreddamento generale della superficie terrestre il pianeta evolve in pianeti di Classe H, K, L, M, N, O, P.

Classe H: Pianeti Desertici

Pianeta di Classe H

DIAMETRO
10.000 - 15.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Ecosfera
SUPERFICIE
Calda e arida. Meno del 20% coperta da acqua
ATMOSFERA
Principalmente Azoto, Ossigeno, Argon, Biossido di Carbonio, Vapore acqueo
EVOLUZIONE
Nessuna
FORME DI VITA
Flora e Fauna desertici. Umanoidi
ESEMPI
Dimovius, Nimbus III, Corneria, Ocampa
DESCRIZIONE
Un pianeta evoluto da un Classe G con meno del 20% della superficie coperto da acqua è considerato un pianeta desertico di Classe H. Benché molti pianeti di questa classe siano coperti da sabbia questo non è un requisito fondamentale mentre lo è un basso livello di precipitazioni che non siano in grado di aumentare, anche marginalmente per determinati periodi, la superficie acquatica. È comune la presenza di vegetazione resistente al calore ed alla siccità ed alcuni di questi pianeti sono abitati da forme di vita umanoidi.

Classe I: Giganti Ghiacciati - Uraniani

Pianeta di Classe I

DIAMETRO
30.000 - 100.000 km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Zona Fredda
SUPERFICIE
Rocciosa, ghiacciata
ATMOSFERA
Idrogeno, elio
EVOLUZIONE
Nessuna
FORME DI VITA
Nessuna conosciuta
ESEMPI
Urano, Nettuno, Q'tahL
DESCRIZIONE
Anche conosciuti come pianeti uraniani questi giganti un tempo erano classificati come regolari giganti gassosi di Classe J. Lo studio approfondito di questi pianeti ha mostrato come il nucleo sia spesso principalmente roccioso e ghiacciato, da cui il nome, e circondato nell'atmosfera da strati di metano, acqua, ammoniaca oltre che idrogeno ed elio. Il campo magnetico del pianeta è fortemente inclinato rispetto all'asse di rotazione. I pianeti di Classe I si formano generalmente ai margini del sistema solare. I pianeti uraniani condividono con i gioviani le altre caratteristiche.

Classe J: Giganti Gassosi - Gioviano

Pianeta di Classe J

DIAMETRO
50.000 - 500.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Zona fredda
SUPERFICIE
Idrogeno metallico, nichel e ferro
ATMOSFERA
Idrogeno ed elio
EVOLUZIONE
Nessuna
FORME DI VITA
Nessuna conosciuta
ESEMPI
Giove, Saturno
DESCRIZIONE
I pianeti di Classe J sono sfere di idrogeno liquido e gassoso, con nuclei piccoli, costituiti solitamente da idrogeno metallico (ovvero idrogeno liquido così compresso che diventa di natura metallica e stabile solo a simili ed enormi pressioni), ricoperti da strati di nichel e ferro. La spessa atmosfera è composta principalmente da idrogeno, elio ed ammoniaca. Alcuni pianeti studiati hanno mostrato di possedere nuclei cristallizzati in diamante. I venti che si formano nell'atmosfera di tali gigganti superano i 600 km/h e fanno sì che l'aspetto esteriore del pianeta vari a seconda degli spostamenti delle masse chimiche nell'aria. Molti pianeti di questo tipo possiedono sistemi ad anelli composti da roccia, pulviscolo e ghiaccio.

Classe K: Pianeti Adattabili

Pianeta di Classe K

DIAMETRO
5.000 - 10.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Ecosfera
SUPERFICIE
Rocciosi, sterili
ATMOSFERA
Rarefatta, principalmente biossido di carbonio
EVOLUZIONE
Nessuna
FORME DI VITA
Organismi unicellulari semplici
ESEMPI
Marte, Mudd
DESCRIZIONE
Spesso confusi con pianeti di Classe H, i pianeti adattabili mancano dell'atmosfera robusta tipica dei pianeti desertici che ne favorisce lo sviluppo della vita pur in condizioni difficili. La colonizzazione umanoide è possibile mediante l'uso di cupole pressurizzate ed in alcuni casi è stato possibile avviare processi di terraforming. Solitamente non ospitano vita ma sono state trovati pianeti di Classe K con semplici organismi unicellulari sulla superficie.

Classe L: Pianteri Marginali

Pianeta di Classe L

DIAMETRO
10.000 - 15.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Ecosfera
SUPERFICIE
Rocciosa
ATMOSFERA
Argon, Ossigeno, Azoto, Oligoelementi
EVOLUZIONE
Nessuna
FORME DI VITA
Vegetale
ESEMPI
Alarin III, Ciden II, Indri VII
DESCRIZIONE
Tipicamente rocciosi, i pianeti si Classe L non ospitano vita animale sebbene supportino una ricca vegetazione. Sono considerati i pianeti più validi per il terraforming coloniale. Talvolta la riduzione della superficie coperta dall'acqua porta il pianeta ad essere riclassificato come Classe H, con cui, a quel punto, condivide tutti gli aspetti fisici e chimici.

Classe M: Pianeti Terrestri

Pianeta di Classe M

DIAMETRO
10.000 - 15.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Ecosfera
SUPERFICIE
Rocciosa, ricca di acqua, in parte ghiacciata
ATMOSFERA
Azoto, Ossigeno, Argon, Biossido di Carbonio, Vapore acqueo
EVOLUZIONE
Nessuna
FORME DI VITA
Vegetale, animale, umanoide
ESEMPI
Terra, Cardassia, Kalidar, Romolus etc.
DESCRIZIONE
Vari e robusti, composti principalmente da rocce silicate, ricchi di un atmosfera bio-compatibile e respirabile, sono i pianeti più adatti allo sviluppo della vita umanoide. Spesso presentano climi molto ricchi che influenzano grandemente la varietà della superficie. L'acqua deve ricoprire tra il 20 e l'80% della superficie.

Classe N: Pianeti Inospitali - Riducenti

Pianeta di Classe N

DIAMETRO
10.000 - 15.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Zona Calda, Ecosfera
SUPERFICIE
Sterile, temperature molto elevate
ATMOSFERA
Biossido di carbonio e sulfidi
EVOLUZIONE
Nessuna
FORME DI VITA
Nessuna conosciuta
ESEMPI
Venere.
DESCRIZIONE
Benché si trovino spesso nell'ecosfera del sistema stellare i pianeti di Classe N non sono favorevoli alla vita. Il terreno è sterile e roccioso e le temperature superficiali possono raggiungere i 500° C con pressioni atmosferiche fino a novanta volte quelle di un mondo di Classe M. L'atmosfera è molto densa e composta principalmente da anidride carbonica mischiata a composti dello zolfo. L'unica presenza di acqua è in forma di spesse nubi di vapore che ricoprono la maggior parte del globo, a loro volta causa ed effetto dell’enorme effetto serra tipico di questi corpi celesti.

Classe O: Pianeti Pelagici

Pianeta di Classe O

DIAMETRO
10.000 - 20.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Ecosfera
SUPERFICIE
Ricca d'acqua, arcipelaghi o piccoli continenti rocciosi
ATMOSFERA
Solitamente Azoto, Ossigeno, Argon, Biossido di Carbonio, Vapore : acqueo
EVOLUZIONE
Nessuna
FORME DI VITA
Vegetale, animale, umanoide
ESEMPI
Azati Primo, Ka'Tula, Zirat, Zalda
DESCRIZIONE
Qualsiasi pianeta la cui superficie sia coperta per più dell'80% da acqua allo stato liquido è considerato un pianeta di Classe O. Generalmente questi mondi sono caldi, sebbene esistano pianeti quasi completamente acquatici battuti da venti forti e freddi, e possiedo una ricca popolazione marittima. Benché raro esistono popolazioni umanoidi che si sono sviluppate normalmente su pianeti di Classe O.

Classe P: Pianeti Glaciali

Pianeta di Classe P

DIAMETRO
10.000 - 20.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Ecosfera, Zona esterna
SUPERFICIE
Ghiacciata per oltre l'80%
ATMOSFERA
Solitamente Azoto, Ossigeno, Argon, Biossido di Carbonio, Vapore acqueo
EVOLUZIONE
Nessuna
FORME DI VITA
Vegetale, animale, umanoide
ESEMPI
Andoria, Exo III, Rebena Te Ra, Rura Penthe
DESCRIZIONE
Qualsiasi pianeta la cui superficie sia coperta per più dell'80% dal ghiaccio è considerato un pianeta di Classe P. Questi mondi ghiacciati sono generalmente molto freddi, con temperature che solo raramente superano il punto di congelamento. Benché non adatti alla vita, non è infrequente trovarvi piante ed animali. Anche alcune specie umanoidi, come Aenar ed Andoriani, si sono evoluti su pianeti di classe P.

Classe Q: Pianeti Variabili

Pianeta di Classe Q

DIAMETRO
4.000 - 15.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Qualsiasi
SUPERFICIE
Molto variabile
ATMOSFERA
Molto variabile
EVOLUZIONE
Nessuna
FORME DI VITA
Molto variabile
ESEMPI
Pianeta Genesis
DESCRIZIONE
Questi rarissimi planetoidi generalmente sviluppano un'orbita eccentrica o vicina a stella con un outpost variabile. Per conseguenza diretta le condizioni della superficie e dell'atmosfera variano grandemente. Deserti e foreste pluviali si trovano a pochi chilometri gli uni dagli altri e talvolta è possibile trovare aree ghiacciate su quello che si ipotizzava essere l'equatore. Data questa incostanza, è virtulmente impossibile che vi si sviluppi la vita umanoide e animale.

Classe R: Pianeti Instabili - Erranti - Orfani

Pianeta di Classe R

DIAMETRO
4.000 - 15.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Spazio interstellare
SUPERFICIE
Variabile
ATMOSFERA
Variabile
EVOLUZIONE
Nessuna
FORME DI VITA
Piante non fotosintetiche, animali
ESEMPI
Dakala, Founder's Homeworld (ante 2371)
DESCRIZIONE
Un pianeta di classe R rappresenta un eccezione alle regole della disposizione planetaria e per tanto comporta una classe a se benchè spesso presenti realtà molto differenti tra loro. Si trasforma in Classe R quando, ad un certo punto della sua precedente esistenza, viene espulso forzatamente dal sistema stellare di appartenenza, spesso a causa di un impatto meteorico. Lo spostamento cambia radicalmente l'evoluzione planetaria, la maggior parte dei pianeti semplicemente muore. Alcuni pianeti, geologicamente attivi, continuano a poter sostenere una superficie adattabile grazie ai gas vulcanici ed alla ventilazione geotermica.

Classe S: Pianeti Supergiganti Gassosi

Pianeta di Classe S

DIAMETRO
500.000 - 100.000.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Zona fredda
SUPERFICIE
Idrogeno metallico, nichel e ferro
ATMOSFERA
Idrogeno ed elio
EVOLUZIONE
Nessuna
FORME DI VITA
Nessuna conosciuta
ESEMPI
Tethe-Alla IV
DESCRIZIONE
A parte l'immensa dimensione i pianeti di classe S sono quasi del tutto simili a quelli di Classe J.

Classe T: Pianeti Ultragiganti Gassosi

Pianeta di Classe T

DIAMETRO
500.000 - 100.000.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Zona fredda
SUPERFICIE
Idrogeno metallico, nichel e ferro
ATMOSFERA
Idrogeno ed elio
EVOLUZIONE
Può trasformarsi in una stella nana rossa
FORME DI VITA
Nessuna
ESEMPI
Diadem, Tethe-Alla V
DESCRIZIONE
I pianeti di Classe T rappresentano i più alti limiti di massa planetaria. La maggior parte si forma all'interno della zona fredda di un sistema stellare normalmente di composizione del tutto identica a quelli di Classe J e S. Ciononostante i pianeti di Classe T possono occasionalmente formarsi nella zona calda di un sistema stellare. Se sono sufficientemente massicci, nell'ordine di tra le 13 e le 70 volte più massicci di un normale pianeta di Classe J, il deuterio che si può trovare sullo stesso dà il via a fusioni termonucleari che portano il pianeta a trasformarsi in una stella nana rossa, creando così un sistema binario e spesso sconvolgendo la struttura del sistema stellare stesso accelerando o decelerando lo sviluppo di altri pianeti del sistema.

Classe X: Pianeti Ctonii

Pianeta di Classe X

DIAMETRO
1.000 - 10.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Zona calda
SUPERFICIE
Rocciosa, sterile, estremamente calda
ATMOSFERA
Privo di atmosfera
EVOLUZIONE
Nessuna
FORME DI VITA
Nessuna conosciuta
ESEMPI
Osirus
DESCRIZIONE
Un pianeta ctonio è il risultato fallimentare della formazione di pianeti di classe T nella zona calda di un sistema stellare. Invece di stabilizzarsi o trasformarsi in stelle i pianeti di Classe X consumano la propria atmosfera di idrogeno ed elio e la lenta trasformazione in un piccolo mondo simile ad un Classe B ma con un nucleo metallico estremamente denso.

Classe Y: Pianeti Desertico-Tossici

Pianeta di Classe Y

DIAMETRO
10.000 - 15.000 Km
LOCAZIONE NEL SISTEMA
Zona calda
SUPERFICIE
Rocciosa, sterile, estremamente calda
ATMOSFERA
Turbolenta, alte radiazioni tossiche
EVOLUZIONE
Nessuna
FORME DI VITA
Mimetiche, adattate
ESEMPI
Planet Hell (Q. Delta)
DESCRIZIONE
Forse il tipo di pianeta più ostile che esista. I pianeti di Classe Y sono tossici per la vita in ogni immaginabile modo. L'atmosfera è satura di radiazioni. Le temperature sono estreme e le tempeste atmosferiche tra le più severe esistenti con venti oltre i 500 km/h. Sono anche conosciuti come mondi demone.

Asteroidi

Oltre alla stella (o alle stelle, nel caso di sistemi multipli), ai pianeti, ai loro satelliti e ai pianeti nani, i sistemi stellari comprendono anche altri corpi celesti, che non rientrano in nessuna di queste categorie, ma nonostante ciò sono molto numerosi: essi sono gli asteroidi. Si tratta di piccoli corpi rocciosi o metallici, spesso di forma non sferica, che ruotano intorno alla stella principale del sistema. Presentano un diametro piuttosto variabile (da pochi metri a circa 1 km).

In base alle loro proprie caratteristiche possono essere classificati come segue:

  • Asteroidi di tipo C: 75% degli asteroidi conosciuti. La C sta per "carbonacei". Sono estremamente scuri (riflettono il 3%-4% della luce stellare che ricevono), questi asteroidi hanno all'incirca la stessa composizione della stella principale del sistema, tranne l'idrogeno, l'elio e altri elementi volatili, sinonimo de fatto che molto spesso risalgono alle origini del sistema stellare stesso, sinonimo del fatto che la maggior parte di essi risale alla nebulosa stellare primitiva da cui si sono formati.
  • Asteroidi di tipo S: 17% degli asteroidi conosciuti. La S sta per "silicio". Hanno una composizione metallica (principalmente silicati di nichel, ferro e magnesio). Lo spettro di questi asteroidi ha una forte componente rossa, ed è simile alle meteoriti ferrose.
  • Asteroidi di tipo M: questa classe comprende quasi tutti gli altri asteroidi. La M sta per "metallico". Costituiti di nichel-ferro quasi puro, si tratta nella maggior parte dei casi dei resti di antichi nuclei di corpi celesti che al tempo della formazione del sistema stellare erano abbastanza grandi da generare il calore necessario per fondere il proprio materiale e far precipitare verso il centro quelli più pesanti e far galleggiare i più leggeri come rocce e silicati; a seguito del repentino raffreddamento di questi corpi, gli strati esterni si sono separati dal “core” metallico che va a costituire l’asteroide in senso stretto.
  • Asteroidi di tipo E: la E sta per enstatite. Raccoglie asteroidi di ridotte dimensioni che hanno avuto origine dal mantello di asteroidi di grandi dimensioni di tipo M, distrutti in tempi remoti. In alcuni casi, data l’orbita non del tutto regolare di questi oggetti, alcuni asteroidi possono essere catturati dal campo gravitazionale di un pianeta vicino. Nel caso di pianeti dotati di un’atmosfera, una parte variabile dell’asteroide viene eliminata per attrito con l’atmosfera stessa del pianeta. Ciò che, infine, impatta con il suolo è il core centrare dell’asteroide che prende il nome di meteorite.